Un cammino lungo tutta Italia: il Sentiero Italia CAI al Trento Film Festival

Pubblicata il 08/05/2021

Il presidente del Club alpino italiano Vincenzo Torti, il vicepresidente Antonio Montani e lo scrittore e alpinista Erri De Luca – moderati da Anna Sustersic – hanno dialogato con Paolo Paci (direttore Meridiani Montagne) e Francesco Cappellari (edizioni Idea Montagna) sullo straordinario cammino di oltre 7000 km che percorre tutta Italia, per celebrare la straordinaria varietà di paesaggi e culture del nostro Paese e per discutere sulla filosofia del lento camminare.


Durante l’incontro “Il fascino del lungo cammino” di venerdì 7 maggio al Trento Film Festival è stato presentato il primo volume dedicato al Sentiero Italia CAI (edizioni Idea Montagna), un’opera in 12 volumi che descrive un cammino che attraversa tutte le Regioni del nostro Paese, e che è il frutto di un sogno cominciato molti anni fa. Il presidente del CAI Vincenzo Torti ha infatti ricordato come l’idea di un cammino lungo tutta Italia fosse considerata per lungo tempo un “folle volo”: ma con l’entusiasmo di tutti i volontari e le volontarie del CAI che hanno mappato e restaurato tratto per tratto tutti i sentieri, è finalmente diventato realtà. Tutto ciò, secondo Torti, grazie al “desiderio di andare alla ricerca, con la lentezza che permette di scoprire ed esplorare, e di andare a un ritmo lento attraverso il nostro Paese che offre una molteplicità di tante culture e montagne.”

Anche il vicepresidente Antonio Montani, responsabile del progetto, ha confermato le parole di Torti. “Forse non siamo il cammino più lungo del mondo” ha dichiarato Montani, “ma non ci interessa questo: nessuno ci può battere per diversità ambientale, culturale, artistica. Siamo l’unico Paese al mondo che cambia ogni 20 km, che è più o meno la lunghezza di una nostra tappa.”

Paolo Paci, direttore di Meridiani Montagne, si è detto d’accordo nel sottolineare l’importanza dell’esperienza emotiva di questo cammino: nel numero speciale della rivista dedicato al Sentiero Italia CAI ha raccolto alcune tra le tratte più spettacolari e toccanti dell’intero percorso. Paci ha inoltre ricordato come per lui, in origine alpinista, l’avvicinamento alla dimensione del sentiero sia stato un percorso di maturazione, e anche Francesco Cappellari, l’editore della guida al Sentiero Italia CAI, ha affrontato un percorso simile di progressivo distacco dalla fretta di conquistare le cime fino all’apprezzamento dei sentieri nella loro dimensione più lenta e contemplativa.

Lo scrittore e alpinista Erri de Luca ha condiviso con gli altri ospiti l’amore per la storia dei sentieri in quota, parlando dell’“intelligenza” dei sentieri, nati per il commercio della gente di montagna o per la caccia. “Ora,” ha raccontato lo scrittore “si cammina per altri motivi, magari religiosi. Io faccio il mio pellegrinaggio sui sentieri storici dell’Himalaya, consapevole che i più grandi alpinisti hanno calpestato questo stesso percorso prima di me, hanno piantato quel chiodo ora arrugginito.”

De Luca ha poi convenuto con Vincenzo Torti sull’importanza del rispetto per l’ambiente montano, e sulla necessità di un’adeguata preparazione per affrontare i sentieri. Per entrambi, dopo la conquista di tutti gli spazi del mondo, è giunta l’ora che l’essere umano si dia dei limiti nel rapporto con la montagna, per vivere appieno e con rispetto il lento cammino di scoperta dell’ambiente e di se stessi.

Articolo di Elonora Forti.

Foto di Michele Purin.