LA DIFFICILE ARTE DEL TRADURRE LE MONTAGNE. I segreti per una buona versione dei libri d’alta quota.
Convegno

LA DIFFICILE ARTE DEL TRADURRE LE MONTAGNE. I segreti per una buona versione dei libri d’alta quota.

Con Claudio Ambrosi (direttore Sat e storico), Luca Calvi (interprete e traduttore), Maurizio Ferrandi (giornalista e storico), Christine Kopp (traduttrice), Paola Mazzarelli (traduttrice), Enrico Camanni (scrittore), Antonio Bibbò (traduttore e docente Università di Trento), Vinicio Stefanello ( web editor). A cura di Leonardo Bizzaro

La traduzione, tra i mestieri dell’editoria, è talvolta considerata un’operazione accessoria nella pubblicazione di un testo. Ma il successo di un libro, tanto più se ambientato in montagna, dipende dalla resa in italiano e dal rispetto anche per termini specialistici e gergo alpinistico. Traduttori, scrittori, docenti, alpinisti a confronto per reclamare una maggiore attenzione nei confronti di un’arte che è universale.

• Paola Mazzarelli, traduttrice, docente: i segreti, gli inciampi, gli strumenti indispensabili per affrontare la traduzione di un libro di montagna (sapendo però che cosa sia il mondo delle vette). E le esperienze personali, dalla traduzione di John Muir e Joe Simpson fino a Glyn Carr.
• Christine Kopp, traduttrice, autrice: ha tradotto una quindicina di libri di montagna dal francese e italiano al tedesco, di autori come Erhard Loretan e Riccardo Cassin. E la nuova versione di “Montagne di una vita” di Walter Bonatti, l’ultima con l’assistenza dello stesso alpinista. Racconta la situazione in Svizzera.
• Claudio Ambrosi, direttore della SAT, cultore di storia sociale dell'alpinismo: ha curato la pubblicazione del diario di Pino Prati, mito dell’arrampicata trentina, il cui cugino Raffaello è l’unico traduttore di “Fontana di giovinezza” di Eugen Guido Lammer. Come un libro (e la sua traduzione) segna il destino di un arrampicatore.
• Enrico Camanni, scrittore, saggista, giornalista: Matterhorn e Cervino, quando le culture precedono le parole.
• Maurizio Ferrandi, storico, ex giornalista Rai: racconta Ettore Tolomei e la reinvenzione delle montagne del Sudtirolo.
• Vinicio Stefanello, web editor, regista: è stato il coautore di “Il richiamo del K2”, racconto d’ascensione di Tamara Lunger (Rizzoli). Tradurre le emozioni.
• Luca Calvi, ex docente, autore di saggi sulla storia dell’alpinismo dolomitico e dell’Europa Centro-Orientale, una carriera di interprete e traduttore poliglotta in parte raccontata da lui stesso in “Lost in Translation”, appena uscito per le Edizioni del Gran Sasso.
• Antonio Bibbò, traduttore e docente dell'Università di Trento. Ha tradotto Virginia Woolf, Daniel Defoe, Oscar Wilde, Ezra Pound. Parlerà dei sistemi di traduzione online e dell'irruzione di ChatGPT nel mondo editoriale.

Date
03/05/2023 10:00
Luogo
Sala conferenze, Fondazione Caritro
Via Giuseppe Garibaldi, 33
Trento