Anteprima 68. Trento Film Festival: a Fai della Paganella... sulla Via della Seta

Pubblicata il 27/08/2020

A Fai della Paganella l’evento-anteprima: l’avventura di Borella e Meneghello lungo la Via della Seta, la presentazione della Georgia come Paese ospite e un appello a tornare nelle sale cinematografiche


La 68. edizione del Trento Film Festival ha preso il via mercoledì 26 agosto, durante un pre-evento organizzato a Fai della Paganella in collaborazione con il Mountain Future Festival – locale rassegna dedicata alla riflessione sul futuro della montagna.

Protagonista della serata la Georgia, Paese ospite di quest’anno: Yanez Borella e Giacomo Meneghello ne hanno infatti attraversato i confini durante la loro sensazionale avventura, portata a termine nel 2019: 10.000 km lungo la Via della Seta, in completa autosufficienza, con biciclette elettriche ricaricate da un pannello solare e un capiente carretto per le provviste.
“Da dieci anni” ha ricordato il presidente della rassegna Mauro Leveghi, “il Trento Film Festival sceglie un Paese destinazione, un Paese a cui guardare e da approfondire durante l’intera kermesse. La Georgia è una destinazione che ha molto in comune con noi: la montagna, il cinema, la viticoltura”.

L’ambasciatore georgiano in Italia, presente alla serata, ha sottolineato ancora queste somiglianze e lodato la bellezza dei nostri luoghi e della natura che li contraddistingue. “La bellezza della natura, però, non vale niente se non è in sinergia con le persone che la abitano” ha aggiunto, “i vostri territori testimoniano questa sinergia in modo impeccabile”.

La serata si è aperta con il racconto dei due esploratori, seguito dalla proiezione del film Valley Uprising, un documentario del 2014 sull’evoluzione dell’arrampicata sportiva in Yosemite: avventura, montagna e scoperta di nuove culture si sono dunque magistralmente intrecciate nel primo appuntamento di questa 68. edizione.

Tre temi da sempre protagonisti, anche e soprattutto nei film e nei documentari che la kermesse propone ogni anno.
“In un periodo molto difficile e in questa strana estate condita di regole atte a preservare la nostra salute” ha concluso Leveghi, “il Trento Film Festival è orgoglioso di contribuire alla ripartenza delle sale cinematografiche. Ricordiamo però che il cinema stesso può ripartire soltanto dal pubblico: da noi e dalla nostra capacità di fruire in tutta sicurezza delle proiezioni, riscoprendo il piacere di stare insieme”.


 

Testo di Monica Malfatti

Foto di Benedetta Andreolli