“Destinazione… Futuro”: il destino del Pianeta tra fantascienza e viaggi nel cosmo

Pubblicata il 02/03/2022

La speciale sezione del Festival quest’anno propone un viaggio nel tempo, tra grandi classici della fantascienza e appuntamenti per avventurarsi nei misteri del cosmo.


In occasione del suo settantesimo anniversario, il Trento Film Festival presenta un’edizione speciale della tradizionale e amata sezione Destinazione…, che propone questa volta un viaggio non lontano nel mondo, ma nel tempo. Dal 2011 Destinazione… presenta un itinerario cinematografico e culturale dedicato a un paese o area geografica affini al Festival, unendo l’interesse nei confronti di un territorio, il suo paesaggio e il suo ambiente, all’attenzione per la sua rilevanza geopolitica e culturale. Per celebrare il settantesimo compleanno del Festival, Destinazione… si trasforma in un viaggio nel tempo, guardando attraverso la lente della fantascienza e degli studi sul cosmo al futuro del nostro Pianeta, tema sempre più al centro della manifestazione. Nasce così Destinazione… Futuro: un programma cinematografico che ha selezionato un film di science-fiction per ogni decennio del festival – dagli anni ‘50 agli anni ‘10 del nostro secolo – che ha utilizzato il paesaggio, la montagna e la natura per mettere in scena il futuro della Terra o dare forma a pianeti lontani, dove oggi come negli anni ‘50 solo il cinema è in grado di “portarci”; un programma eventi con ospiti ed esperti che porteranno il pubblico ad avventurarsi tra i misteri dello spazio.

IL PROGRAMMA CINEMATOGRAFICO

I sette lungometraggi di Destinazione… Futuro (più uno per il pubblico più giovane) rappresentano momenti, tradizioni e approcci distinti all’interno del cinema di fantascienza, e diventano specchio di fasi diverse del nostro rapporto con il futuro, attraverso la tematizzazione e rappresentazione, proiettata avanti nel tempo e in una dimensione spesso distopica, del paesaggio e della natura.

Si parte dagli anni ‘50 con un classico del B-movie americano come It Came from Outer Space di Jack Arnold, girato tra i paesaggi della California e del deserto del Mojave; per gli anni ‘60 ci si sposta nell’Europa dell’Est con The End of August at the Ozone Hotel di Jan Schmidt, film post-atomico femminista di culto del nuovo cinema ceco, mentre per il decennio ‘70 si vedrà l’unico strabiliante film diretto dal mago degli effetti speciali e dei titoli di testa Saul Bass: Fase IV: distruzione Terra, una sfida tra scienziati e formiche evolute filmata tra Arizona e Rift Valley in Kenya. Si torna in Europa per gli anni ‘80 con un film unico, visionario e maledetto, On the Silver Globe che Andrzej Żuławski girò negli anni ‘70 (anche sui monti Tatra, nel Caucaso e nel deserto del Gobi) ma completò un decennio più tardi, dopo infinite battaglie col governo e la censura polacchi; e un altro maestro europeo dirige il film (americano), scelto per gli anni ‘90: il rutilante capolavoro pop Starship Troopers di Paul Verhoeven, che mise in scena il selvaggio pianeta Klendathu tra i paesaggi rocciosi del Wyoming e South Dakota. Le ultime proposte, dai primi due decenni del nuovo secolo, sono dei sorprendenti ibridi: tra fantascienza e documentario il primo, L’ignoto spazio profondo di Werner Herzog, uno di film più misteriosi e potenti del regista tedesco, narrato da un alieno precipitato sulla Terra; tra fantascienza e architettura, musica e letteratura il secondo, Last and First Men del compositore islandese Jóhann Jóhannsson, il cui primo e unico film (Jóhannsson è deceduto poco dopo la fine delle riprese) ritrae gli imponenti monumenti e memoriali brutalisti disseminati sulle montagne della ex-Jugoslavia, come visti da uno sguardo futuro che ha la voce di Tilda Swinton.

A completare la proposta di Destinazione… Futuro un appuntamento per i più piccoli e le famiglie: Wall-E di Andrew Stanton, uno dei film d’animazione più amati prodotti dalla Pixar, è una commedia cosmica con protagonista un infaticabile robot condannato a mettere ordine su un pianeta (il nostro?) invaso dalla spazzatura e trasformato in una discarica spaziale.

IL PROGRAMMA EVENTI

Tanti anche gli appuntamenti che porteranno il pubblico a viaggiare nello spazio, «che è, per eccellenza, la destinazione futura», come dice Emilio Cozzi, giornalista, autore e divulgatore di cultura videoludica, eSport, spazio e innovazione tecnologica, che sarà il conduttore di due eventi di primo piano della sezione, sui quali si è realizzata una sinergia con il MUSE: “Donne oltre l’orizzonte”, con Marcella Salussolia, ingegnere che per Thales Alenia Space sta occupandosi della progettazione del Lunar Gateway, la base in orbita cislunare che supporterà i prossimi pellegrini selenici, e con Amalia Ercoli Finzi, “la signora delle comete”, fra i protagonisti dell’avventura e della storia spaziale italiana, già Principal Investigator dello strumento SD2 sulla sonda spaziale Rosetta; e “Astronave Terra: il futuro del nostro Pianeta osservato da sopra il cielo” con Paolo Nespoli, ex astronauta Esa, protagonista di tre missioni a bordo della Stazione spaziale internazionale, che racconterà come e perché, dallo spazio, cambino la consapevolezza del nostro presente e del nostro futuro. Fra sfide e nuove opportunità, un punto di vista eccezionale sullo stato della Terra e una nuova responsabilità collettiva attraverso le parole di chi ha vissuto… fuori dal Mondo.

Si tornerà a parlare di cinema con Roy Menarini, autore de “Il cinema degli alieni” (edizioni Falsopiano), un’opera dedicata alla figura dell’alieno così come veniva vista nei decenni passati, tra storia culturale e cinema, tecnica e cronaca, linguaggio specifico e tradizione letteraria, sociologia e psicanalisi. L’autore è critico cinematografico e docente universitario: insegna Cinema e Industria Culturale all’Università di Bologna. Del nostro tempo, che è il futuro in cui i classici della fantascienza venivano ambientati, si parlerà con Marco Malvestio, autore di “Raccontare la fine del mondo. Fantascienza e antropocene” (edizioni Nottetempo). Marco Malvestio lavora all’università di Padova, dove, in collaborazione con la University of North Carolina at Chapel Hill, gestisce un progetto di ricerca su fantascienza italiana ed ecologia.

Anche gli ormai tradizionali Caffè Scientifici, organizzati in collaborazione con il Forum provinciale per i cambiamenti climatici, saranno dedicati a Destinazione… Futuro, con appuntamenti specifici sul mondo della ricerca e innovazione. Infine, il programma di Destinazione… avrà un focus speciale nella sezione T4Future, dedicata alle scuole e alle famiglie, che animerà il giardino del MUSE.