In Mongolia sulle tracce degli sciamani

Pubblicata il 04/05/2019

Una presentazione molto attesa ed un pubblico numerosissimo: alla sala Anna Proclemer del Teatro Sociale, l’ultimo libro di David Bellatalla (Montura Editing)


Rientrato dalla Mongolia pochi giorni fa, il ricercatore e studioso di nomadismo David Bellatalla ha presentato alla sala Anna Proclemer del Teatro Sociale il suo recentissimo libro “Alla ricerca dell‘Io sottile: I mille volti dello sciamano”. Stampato pochi giorni fa, il libro è edito da Montura Editing, e cerca di fare chiarezza su un argomento incredibilmente complesso come quello dello sciamanesimo. La prefazione del volume è stata curata dall’antropologo Sergio Poggianella, anch’egli presente all’incontro.

Ma che cos’è lo sciamanesimo? Lo studioso David Bellatalla ha cercato di raccontarlo con un approccio multidisciplinare, «l’unico possibile quando si indaga in così ampie direzioni di spazio e di tempo» ha spiegato. Un approccio antropologico fruibile, ma allo stesso tempo informativo, una struttura in capitoli che porta il lettore attraverso i diversi aspetti di un mondo lontano. Quello di Bellatalla è un libro che ricerca le origini storiche e mitologiche della figura dello sciamano. Una figura che ne impersona altre cinque: in quanto officiante di riti, infatti, lo sciamano è sacerdote, ha delle doti curative e in questo senso può essere pensato come un medico e uno psicologo ed è chiamato in causa per risolvere problemi collettivi, dell’intera tribù, diventando un profeta, un divinatore. Infine, è anche colui che conduce le anime nell’aldilà: uno psicopompo.

«Ho voluto raccontare la figura dello sciamano – ha spiegato Bellatalla – a partire dalla prime testimonianze, da tracce e pitture che risalgono ad epoche antichissime. Ne ho descritto lo strumento più importante, il tamburo, sulla cui superficie vengono disegnate le mappature che raccontano i viaggi compiuti durante le celebrazioni. Ho infine indagato le caratteristiche della trance, lo stato di coscienza alterato che caratterizza l’attività degli sciamani, e i loro riti di iniziazione. Sono elementi che si ritrovano in diverse parti del mondo, dimostrando la presenza di un percorso comune».

Il libro ha una finalità culturale e scientifica ma anche di solidarietà. E’ frutto della grande passione dell’autore, David Bellatalla, che ha scelto di devolvere tutti i proventi al supporto del villaggio di Ger, situato a nord di Ulan Bator, capitale della Mongolia. Realizzato da Need You Onlus e Croce Rossa della Mongolia, insieme con Montura, il villaggio è stato costruito grazie alla determinazione dell’antropologo. Ospita oltre 20 famiglie composte da madri con figli disabili, un ambulatorio medico e un laboratorio artigianale.

Testo di Valeria Marchiori

Foto di Giulia Battisti